Visibilità e fiducia, quale nesso?

La visibilità influenza la fiducia dei cittadini nei protagonisti del teatro politico? Quale è il segno della relazione che lega visibilità e fiducia? Queste sono le domande che l'analisi incrociata dei dati del database bayes-swarm e dei dati provenienti dal sondaggio commissionato da Repubblica a IPR Marketing.

Ipotesi: esiste una relazione positiva che lega visibilità e fiducia nei confronti dei soggetti politici.
Oggetto: i partiti politici
Dati: l'analisi terrà conto dei dati relativi al periodo 15.12.2008 – 15.01.2009

Per cominciare vediamo la variazione della percentuale degli intervistati che si ripongono molta/abbastanza fiducia nell'operato dei partiti:

Passiamo adesso all'analisi dei dati che bayes-swarm ci offre relativi alla visibilità dei partiti sulle pagine di informazione on-line:

Passando ad un'analisi incrociata dei dati si può vedere come il caso del Partito Democratico, del Popolo delle Libertà e dell'Italia dei valori avvalorano la tesi di partenza, vale a dire che esiste una relazione di segno positivo tra la visibilità e la fiducia dichiarata nei confronti dei partiti: vale a dire, quando la visibilità decresce decresce anche la fiducia dei cittadini intervistati. L'ipotesi viene inficiata dal caso Lega Nord e U.D.C.: infatti, come si può vedere, rispettivamente, ad un aumento della visibilità non corrisponde un aumento della fiducia che si riveste nel partito Lega Nord, mentre per quanto riguarda il partito di Casini, gli intervistati sono indifferenti al calo di visibilità.

Alla luce dei dati, possiamo concludere che l'ipotesi di partenza non è verificata in modo puntuale, vale a dire, ma possiamo fare una considerazione ben importante: fiducia e visibilità non hanno mai segno opposto e anzi, spesso, dimostrano di aver la stessa tendenza.
Facciamo un piccolo passo in avanti introducendo un'osservazione ricavata dai dati.
Le oscillazioni monitorate dal sondaggio condotto da IPRMarketing per Repubblica sono minime: un 2% su 1000 intervistati significa che solo 20 persone chiamate in causa hanno cambiato opinione riguardo alla fiducia nutrita nei confronti dell'operato dei partiti a fronte di un maggiore calo in termini di visibilità. Questi dati sembrano indicare che la fiducia tende ad essere conservativa.

Conclusioni:
Si può così concludere che l’ipotesi di partenza non è del tutto verificata: non esiste, almeno in questo caso, una corrispondenza proporzionale e diretta tra visibilità e fiducia.
Allo stesso tempo, però, sembra esserci un rapporto di influenza: l’opinione degli intervistati ondeggia in corrispondenza della maggiore o minore visibilità sui media; corrispondenza più significativa se si prende come assunto l’inclinazione conservativa che caratterizza l’opinione pubblica.

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