Eluana Englaro: una questione privata e un dibattito pubblico

Il caos mediatico intorno alla vicenda di Eluana Englaro è stato sotto gli occhi di tutti. Se ne è parlato tanto, forse troppo, ma come è stato affrontato il problema?

Proviamo ad analizzare il caso attraverso i dati di Bayes-Swarm sulle fonti online (dati dal 15 Gennaio 2009 al 15 Febbraio 2009).

La parola Eluana ha una presenza tripla rispetto alla parola Englaro: le percentuali sembrano significative in quanto rivelano un racconto intimo e privato della vicenda – chiamando la donna per nome si entra nella sua sfera personale; l’uso del cognome indica un punto di vista più professionale e un maggior distacco. In effetti i dati non sconcertano: è ormai abitudine comune dei giornalisti far riferimento ai protagonisti delle cronache per nome di battesimo.

Ma il caso Englaro ha anche un suo significato “pubblico”: l’aver aperto in Italia un dibattito su un argomento delicatissimo e su un buco legislativo, tale da mettere in crisi i poteri dello stato.

Mettendo a confronto le ricorrenze delle parole chiave di questa vicenda è però evidente che il dibattito su testamento biologico, accanimento terapeutico ed eutanasia sia davvero arretrato rispetto al fatto personale. Ancora una volta si evidenzia la valenza decisamente privata di tutto la vicenda: si fa riferimento ad Eluana Englaro 5847 volte, mentre si parla di testamento biologico 411, di eutanasia 144, di accanimento terapeutico solo 34.

Volendo osservare il dibattito acceso si scopre che si parla soprattutto di testamento biologico, anche grazie al fermento istituzionale intorno alla bozza di legge. Ma si parla anche di eutanasia, e molto meno di accanimento terapeutico – dato indicativo rispetto al giudizio generale sulla vicenda.

Ora, aspettiamo di vedere se questo caso, portato a simbolo di una lotta per la vita (da entrambe le parti, se vogliamo), si sgonfierà come altri e soprattutto se il dibattito iniziato passerà velocemente nell’oblio di media, potere politico ed opinione pubblica oppure se riuscirà ad evolversi in modo più cosciente e razionale.

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